domenica 26 aprile 2009

SULLA VITA E LA MORTE

La più bella lettera a un giornale nell'anno 2008, quello di Eluana, è una lettera contro l'accanimento terapeutico, proclamata a Salsomaggiore "Lettera dell'Anno per il 2008". E' stata scritta da Maria Giuseppina Turolla, un medico fisiatra di Reggio Emilia, ed è stata pubblicata su Repubblica il 14 ottobre del 2008 con il titolo "Accettare la morte senza inutili crudeltà".
Riporto l’ultima parte del testo: “Occuparsi della morte è molto difficile e il mio pensiero non ha nulla a che vedere con l'eutanasia. Sto parlando di differenziare la vita dalla morte. E di usare ogni strategia terapeutica nel primo caso e amore e pietà nel secondo. Basterebbe, forse, farne una questione di razionalizzazione delle risorse, senza tirare in ballo l'etica e la morale che da molto tempo paralizzano ogni tipo di intervento. Basterebbe riuscire a differenziare le terapie della vita dall'accompagnamento della morte. Quest'ultimo basato non più su inutili e crudeli tentativi di normalizzare i parametri vitali ma sull'attenzione alla soggettività del paziente, alle sue intenzioni e al contenimento del dolore e dell'angoscia".

sabato 25 aprile 2009

RICORDARE IL 25 APRILE

Perché ricordare il 25 aprile ? La storia di un popolo ritrova nelle sue feste nazionali un momento di forte di presa di coscienza di ciò che costituisce il fondamento del bene comune. Bisogna ricordare che il cammino della ripresa e della ricostruzione non è mai terminato perché libertà, pace e giustizia sociale sono beni da difendere e promuovere giorno per giorno e in ogni contesto.
Il tempo sin qui trascorso dai giorni della Liberazione ha maturato lo spirito della pacificazione e la libertà guadagnata è divenuta patrimonio di tutti. Le generazioni cui apparteniamo sono figlie di quella storia e di quella Liberazione: dopo di essa la libertà è divenuta un bene pubblico di uso quotidiano, e il problema quotidiano è diventato quello di farne l’uso migliore.
Il 25 aprile fu, in ogni caso, il giorno della riappropriazione della nostra libertà e della ricomposizione dell'unità nazionale proprio nel nome della libertà che costituì la base per il riconoscimento della dignità delle persone.
Ricordiamoci che la strada verso il disastro è fatta di lenti scivolamenti verso il basso. Si comincia con l’abbandonare la fatica della documentazione, della riflessione critica sui fatti. Si trascura la diligenza del proprio impegno civico, si tollera la piccola corruzione. Non ci si alza in pubblico a contestare i mentitori e così, un po’ per volta, la fibra morale di un popolo marcisce. Ricordiamoci che coloro che non ricordano il passato prima o poi sono purtroppo destinati a riviverlo.
Celebrare la data del 25 aprile significa sentirsi cittadini di una Repubblica che non vuole congedarsi dalle sue origini
. (Brani da discorsi ufficiali pronunciati nella provincia di Vicenza il 25 aprile 2009)

martedì 21 aprile 2009

UNA LISTA PURTROPPO SEMPRE UTILE

Non dimentichiamoci di cosa ha essenzialmente bisogno una popolazione decimata da eventi eccezionali come una calamità:

- CASSE D'ACQUA MINERALE
- PASTA (RISO)
- ALIMENTI PER CELIACI
- PELATI
- ASSORBENTI IGIENICI PER DONNA
- SUCCHI DI FRUTTA
- BISCOTTI
- TONNO IN SCATOLA
- CARAMELLE
- ZUCCHERO
- CARNE IN SCATOLA
- SAPONETTE

- SALVIETTE UMIDIFICATE

- PASTA FISSAN
- CONFETTURA
- OLIO
- CRACKERS
- GIOCATTOLI
- FETTE BISCOTTATE E ALTRI PRODOTTI PER

LA PRIMA COLAZIONE
- CARTA IGIENICA
- FRUTTA SCIROPPATA
- COPERTE
- LATTE A LUNGA CONSERVAZIONE
- VESTITI
- LATTE IN POLVERE (scadenza non inferiore ai 6 mesi)
- SACCHI A PELO
- LEGUMI IN SCATOLA
- LENZUOLA
- OMOGENEIZZATI E PRODOTTI ALIMENTARI

PRIMA INFANZIA
- BIANCHERIA INTIMA
- PANNOLINI PER BAMBINI
- FEDERE
- PANNOLONI PER INCONTINENTI
- CUSCINI

Si possono aggiungere anche:
GIOCATTOLI, MATITE E PENNARELLI COLORATI, BLOCCHI DI FOGLI DA DISEGNO, ecc.

NOTE IMPORTANTI:
Il materiale alimentare deve avere la data di scadenza piu’ distante possibile.
Il vestiario deve essere preferibilmente nuovo (o ben lavato e senza pezzi mancanti tipo bottoni e cerniere), soprattutto l’intimo, e imbustato.

Nei centri di raccolta ci può inoltre sempre essere bisogno di materiale da imballaggio: SCATOLONI, NYLON, NASTRO DA PACCHI.

(Un ringraziamento a Christian Zocchetta per la consulenza)

domenica 19 aprile 2009

IL COLPO DECISIVO

Wilbur Smith, scrittore di 76 anni e di 31 best-seller internazionali, intervistato dal Financial Times, raccontando le sue imprese di cacciatore, ha detto: “Devi essere consapevole del pericolo. Ma devi mantenere assoluto controllo di te. Il trucco è avvicinarti più che puoi. Perchè il primo colpo è assolutamente cruciale. Non vuoi avere un leone ferito nelle vicinanze”. Non saprei spiegarne esattamente il perchè, ma mentre rileggevo queste parole mi sono curiosamente, e preoccupantemente, venute in mente altre cose.

giovedì 9 aprile 2009

LA LEZIONE DEL MALE

Le umilianti immagini delle case sbriciolate dei paesi abruzzesi ci hanno fatto immaginare, e sperare, che oltre al dolore esista anche una folgorante bellezza nella semplicità della vita di ogni giorno. Qualcosa che questa gente ritroverà più avanti, come premio alla tenacia del sopravvivere e come risarcimento per ciò che si è dovuto lasciare in una notte qualunque. Dopo tutta la disperazione e la sofferenza che oggi si presentano intorno a una importante parte di popolazione italiana, forse ci sarà finalmente un luogo dell’animo dove ogni cosa perduta rivivrà e tornerà come prima. E’ una lezione anche per i più fortunati, perché il male alla fine abbia un senso, e nulla rimanga disperso inutilmente, o sia perfino troppo banale pensare di raccoglierlo in qualche modo e portarlo a casa, nel cuore.

mercoledì 8 aprile 2009

IL FUTURO DI UNA TERRA CHE TREMA

In queste ore almeno un pensiero va dedicato a tante vittime di un ennesimo disastro naturale (e umano) nel nostro Paese. Alle vittime ufficiali e a quelle incalcolabili, perchè anche in Abruzzo non sono soltanto state distrutte molte vite innocenti, ma è stata anche lacerata l'esistenza di chi resta senza più nulla.
Chi lo ha vissuto personalmente, racconta che essere svegliato nel cuore della notte dal letto che balla per il terremoto è un’esperienza che rimane terrificante. E' qualcosa di profondo, e qualcosa di animale scatta dentro di te, aggiungendosi alla sensazione che non si può mai sapere se quelle prime scosse saranno soltanto il preludio di una tragedia.
I terremoti colpiscono e non hanno tessera di partito, non sono colpa di chi governa, anche se si scatena naturalmente la reazione del “si potevano prevedere?”. Responsabilità piena dei governi che si susseguono sono la costruzione di veri edifici antisismici nelle zone a rischio, la prima risposta quando la catastrofe avviene, l’assistenza e la ricostruzione nei tempi e nei modi. Non è colpa del governo ladro se piove, è colpa del governo se non arrivano gli ombrelli e si costruiscono invece abitazioni inutili, edifici pubblici maestosi ma ridondanti, ponti avveniristici per la gloria, centrali magari nucleari in aree che tutti i sismologi sanno che prima o poi si smuoveranno. Ora vedremo come il governo italiano risponderà efficacemente ed efficientemente al disastro d’Abruzzo. Uno Stato si giudica soprattutto su queste cose, non sulle idiozie infantili delle foto, delle visite ufficiali preconfezionate o delle barzellette ai vertici. (Un ringraziamento personale a Vittorio Zucconi)