lunedì 30 novembre 2009

VIAGGIATORI DI RITORNO

E' un tardo pomeriggio d'inverno. Le luci della sera iniziano a mescolarsi ai toni scuri della giornata che si sta spegnendo. Il treno scivola nell’aria che ha il sapore della neve. Lui non può non osservarla: la ragazza che gli è seduta davanti è stupenda, addirittura splendente, e indossa un elegante cappotto che le fascia il corpo fine.

Viaggiano entrambi in seconda classe: lei stringe in grembo una borsa perfettamente intonata anche col suo umore. E' assorta, sul vetro del finestrino di tanto in tanto paiono riflettersi perfino i suoi pensieri. Sembra che abbia lasciato un dove che non intendeva abbandonare. Lui invece sta tornando in un luogo da cui vorrebbe soltanto partire. Adesso lei sta scrivendo con una penna dal colore fluo. Appena solleva la testa dal taccuino, dà l'impressione di scoprire per la prima volta il passeggero che le si trova di fronte e gli regala un dolcissimo sorriso. In quel preciso momento, lui sente nascergli dentro quelle parole. Non ha più niente da perdere, e gliele rivela: “Signorina, mi scusi, ma lei ha il sorriso sconosciuto più avvolgente che abbia mai incontrato nel mio ritorno”.

domenica 29 novembre 2009

POVERTA' RIVERNICIATA

"La nascondiamo (la nostra povertà) sotto rivestimenti verniciati, e con l’artificio di venditrici di mode: siamo poveri con gusto. Ci sono finanzieri, imprenditori, negozianti molto ricchi; i loro figli, i loro generi sono molto ricchi; in generale la nazione non lo è". Venne scritto da Francois-Marie Arouet, più noto con lo pseudonimo di Voltaire, nel 1768, che non lo firmò per evitare d'essere processato.

domenica 15 novembre 2009

ESSERE ED AMARE

"Ho sempre sognato di essere una donna, ma per fare una donna ci vuole un uomo e non so se riuscirò a trovarlo. Ho imparato a mie spese che amare qualcuno non significa necessariamente essere felici, perché amare senza essere riamati è sinonimo di sofferenza, solitudine continua e incessante. L’amore è fatto di piccole cose, un sorriso, una carezza.” (Simonetta Cesaroni, lettera ad un’amica, 1989)

mercoledì 11 novembre 2009

IL RAZZISMO SPIEGATO A UN BAMBINO

"Ho scoperto, grazie ai miei figli, che il solo modo di lottare contro il razzismo è rivolgersi ai bambini, perché loro non hanno pregiudizi. Bisogna lottare già dall'inizio contro ignoranza e pregiudizio. È per quello che il razzismo spiegato ai miei figli non è il razzismo spiegato agli adulti. Gli adulti sono cambiati dalla vita." (Tahar Ben Jelloun, scrittore marocchino)

domenica 8 novembre 2009

SISTEMA IN PENOMBRA

In Italia vivono irregolari "di lungo corso" attivamente inseriti nel contesto produttivo nazionale. Il loro tasso medio di occupazione risulta del 62%, più elevato dunque di quello della popolazione italiana (59%) ma dopo 3 anni dall'arrivo nel nostro Paese esso sale addirittura al 76%, ed è addirittura superiore a quello della pur dinamicissima popolazione lombarda (71%). Si tratta d'uno dei più rilevanti risultati del Rapporto 2009 elaborato dal Naga (ente no profit che si occupa di assistenza sanitaria agli immigrati privi di documenti). Il campione della ricerca è costituito dalle 47.500 cartelle cliniche dei pazienti che, nel periodo tra il 2000 e il 2008, hanno chiesto un sostegno a questa struttura sanitaria che ha sede a Milano. Particolare attenzione è stata prestata alle 4.400 persone che nel 2008 rivoltesi per la prima volta al Naga. Il dato che spicca è l'innalzamento dell'anzianità migratoria degli irregolari: nel 2008, ben il 30% degli immigrati del campione si trovavano in Italia da più di 4 anni. Non si tratta di marginali nullafacenti o peggio ancora, ma nella maggior parte dei casi di immigrati capaci, abili e produttivi, che non riescono a trovare un canale per regolarizzarsi e rischiano di rimanere clandestini “a tempo indeterminato" . Il 70,4% degli immigrati in Italia da oltre 4 anni vanta un'occupazione. L'irregolare-tipo ha in media meno di 35 anni ed in 4 casi su 10 è sposato. Sono genitori il 45% degli uomini e il 60% delle donne. Circa il 10% dei clandestini ha un'istruzione universitaria ed oltre la metà ha frequentato almeno le superiori del suo paese. Tra gli analfabeti solo il 35,6% possiede un lavoro. Per coloro che vivono in affitto l'affollamento medio è di 2,2 persone per stanza (a fronte dello 0,7 della popolazione italiana, così come risulta dal censimento del 2001). Tra i marginali, infine, c'è il 7% degli uomini e il 4% delle donne: risulta che vivono senza fissa dimora o in insediamenti abusivi. Il Rapporto Naga è stato curato da un team di autorevoli ricercatori: Carlo De Villanova dell'Università Bocconi, Francesco Fasani dell'University College of London e Tommaso Frattini dell'Università di Milano. (Un ringraziamento personale a Corrado Giustiniani)

lunedì 2 novembre 2009

UNA PICCOLA APE FURIBONDA

"La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa/ e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa". (Alda Merini, 1931-2009)

domenica 1 novembre 2009

I MURI DENTRO DI NOI

"Vent'anni dopo la caduta del Muro di Berlino, è difficile non cogliere un po' di nostalgia. Del Muro. Quand'era uno solo. Visibile. A modo suo, rassicurante. Capace di separare il giusto dall'ingiusto e il bene dal male. Mentre oggi che è crollato - e il mondo è più largo e più aperto - incontriamo muri ovunque. Piccoli e invisibili. Siamo noi stessi a costruirli. Per bisogno di riconoscerci. Per paura di perderci. Per paura." (Un ringraziamento personale a Ilvo Diamanti)