mercoledì 24 settembre 2008

MORIRE PER COSA ?

Ieri sera altre due vite umane sono state sradicate lungo una strada. Una donna e un uomo, Cecilia e Alessandro, due miei amici di gioventù, falciati da una macchina impazzita, sono rimasti a terra. Un ragazzo di 18 anni, il loro investitore, su quell'asfalto viscido non ha lasciato la vita ma la serenità di tutta la sua esistenza. Quando un pezzo della tua giovinezza e del tuo futuro muoiono in questo modo lungo uno strafottuto nastro grigio, quando viene stracciata così anche la storia di una coppia di persone che hanno condiviso, senza cedere, senza arrendersi, senza comunque mai piegarsi, perchè è stato l'Amore a tenerle insieme, innumerevoli momenti di difficoltà e amarezza, nulla di ragionevole può davvero bastare per giustificare a te stesso che tutto questo non ha un senso.
Credo in Dio, in un valore eterno di ciò che siamo e che siamo stati, e per questo un giorno, finalmente incontrandolo, non mi importa se dovrò restare prostrato davanti ad una Luce, se vestiremo entrambi in jeans o in abito da sera, se dovrò rimanere in piedi o se potrò sedermi vicino a Lui sulla panchina di un parco, aprendogli ancora una volta il cuore, Gliene chiederò la Ragione.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

condivido la prima parte in pieno, dovremmo sempre ricordare quando ci accingiamo a guidare che nella stragrande maggioranza dei casi la sicurezza sta nella nostra prudenza e nel nostro buon senso (questo vale per qualunque campo)e che spingere un po sull'acceleratore può portare al dramma.
sergio

Anonimo ha detto...

Io mi pongo sempre questa domanda anche di fronte alla comparsa di malattie incurabili, soprattutto quando queste colpiscono bambini molto piccoli...che senso ha donargli la vita e subito dopo strappargliela? Anch'io sono credente...ma non sono mai riuscita a darmi una spiegazione e ad accettare questo...forse non ho la fede giusta.