giovedì 5 giugno 2008

E' FACILE UCCIDERE UN POETA

Il 5 giugno 1898 a Fuente Vaqueros, nei pressi di Grenada, nasceva Federico García Lorca, poeta di rara sensibilità e di raffinata capacità espressiva. La sua vita fu come il giorno di una farfalla, se paragonata al grande tempo in cui è rimasta la traccia del suo volo: venne fucilato il 19 agosto 1936, durante una guerra civile che insanguinò la Spagna. Il suo corpo non venne mai ritrovato; il suo spirito bambino è però rimasto nel cuore di chi ama l’essenza drammatica e gioiosa della vita e il suo sussurro non smette di sostenerci a indagare e nell'invitarci a riscoprire l’anima più profonda dell’uomo. E' facile uccidere un poeta, impossibile soffocare la sua voce.
E’ quasi notte e il piccolo diamante di Vicenza brilla nella pioggia. Anche per me quello dell’acqua non è mai stato un rumore ma un dolce suono, e García Lorca se lo portò nel suo magico cuore per tutta la vita. Riproporre la sua poesia “Lluvia” (Pioggia) è il mio modo di ricordarlo in questa tarda sera di provincia.

LLUVIA (PIOGGIA)

La pioggia ha un vago segreto di tenerezza
una sonnolenza rassegnata e amabile,
una musica umile si sveglia con lei
e fa vibrare l’anima addormentata del paesaggio.
E’ un bacio azzurro che riceve la Terra,
il mito primitivo che si rinnova.
Il freddo contatto di cielo e terra vecchi
con una pace da lunghe sere.
E’ l’aurora del frutto. Quella che ci porta i fiori
e ci unge con lo spirito santo dei mari.
Quella che sparge la vita sui seminati
e nell’anima tristezza di ciò che non sappiamo.
La nostalgia terribile di una vita perduta,
il fatale sentimento di esser nati tardi,
o l’illusione inquieta di un domani impossibile
con l’inquietudine vicina del color della carne.
L’amore si sveglia nel grigio del suo ritmo,
il nostro cielo interiore ha un trionfo di sangue,
ma il nostro ottimismo si muta in tristezza
nel contemplare le gocce morte sui vetri.
E son le gocce: occhi d’infinito che guardano
il bianco infinito che le generò.
Ogni goccia di pioggia trema sul vetro sporco
e vi lascia divine ferite di diamante.
Sono poeti dell’acqua che hanno visto e meditano
ciò che la folla dei fiumi ignora.
O pioggia silenziosa, senza burrasca, senza vento,
pioggia tranquilla e serena di campani e di dolce luce,
pioggia buona e pacifica, vera pioggia,
quando amorosa e triste cadi sopra le cose!
O pioggia francescana che porti in ogni goccia
anime di fonti chiare e di umili sorgenti!
Quando scendi sui campi lentamente
le rose del mio petto apri con i tuoi suoni.
Il canto primitivo che dici al silenzio
e la storia sonora che racconti ai rami
il mio cuore deserto li commenta
in un nero e profondo pentagramma senza chiave.
La mia anima ha la tristezza della pioggia serena,
tristezza rassegnata di cosa irrealizzabile,
ho all’orizzonte una stella accesa
e il cuore mi impedisce di contemplarla.
O pioggia silenziosa che gli alberi amano
e sei al piano dolcezza emozionante:
da’ all’anima le stesse nebbie e risonanze
che lasci nell’anima addormentata del paesaggio!

(Granada, gennaio 1919)

(Da “Federico García Lorca – Tutte le poesie”, I grandi libri Garzanti, Garzanti Editore, Milano 2002)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto il tuo ultimo bel post: discordo totalmente sul titolo che hai dato. Sarebbe stato meglio sostituire poeta con persona... o una pallottola non uccide il pensiero (o l'anima o qualcos'altro). Il poeta come chiunque lasci delle opere, nell'accezione piu' ampia del termine, e' immortale: ci sara' sempre qualche "matto" che prima o poi, anche a distanza di secoli, lo "rispolverera'".
ciao, ubu_roi

Anonimo ha detto...

Mi è piaciuta molto la poesia Lluvia di F.Garcìa Lorca...Non amo la pioggia, ma in questa serata piovosa, in cui la stanchezza ed i pensieri incombono, queste parole sono riuscite a rilassarmi e rasserenarmi... Non conosco molto questo poeta ma ho riletto recentemente le sue"Meditazione sotto la pioggia"...che a mio avviso è più triste. Vorrei chiedere all'autore del blog un parere su un altro poeta che mi sta a cuore, forse uno dei miei preferiti: Nazim Hikmet. Non so se è una mia impressione, ma alcune tappe della sua vita sono molto simili a Lorca...ed anche alcuni ideali... Grazie