venerdì 20 marzo 2009

LE COSE CHE CONTANO

Aveva fatto la guerra, era stato prigioniero dei tedeschi, in paese raccontavano che l’avevano chiuso in una stanza con cinque cani affamati. Lui non ne parlava mai. Era tornato a casa e ciò gli bastava. Ero un bambino, mi costruiva fucili ad acqua svuotando canne di bambù. Un giorno mi disse: “Il destino è un alibi. Non esiste il destino. Ci sono solo scelte da fare. Alcune sono facili. Altre no. Ma sono quelle che contano davvero e che fanno di noi delle persone”. (Un ringraziamento personale a Dario Cresto-Dina)

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