martedì 3 febbraio 2009

VUOTO CONTRO VUOTO

In questi giorni si è parlato della vile legge del branco, degli atti più assurdi commessi da agglomerati di individui spenti, di stupidità all'ennesima potenza, delle nefandezze possibili e immaginabili perpetrate da orde di vigliacchi, dei fattori generazionali e razziali, delle perversità di razziatori, stupratori, giovani annoiati, di furti, ricatti, droghe, aggressioni, di molestie, di reati imbecilli contro il patrimonio comune, di oscenità e malvagità assortite, di vandalismo idiota e di piromania a basso rischio. Si è discettato inoltre sul vuoto creato dalla segregazione e dall'autosegregazione, e della pochezza di squallidi giustizieri di borgata. Hanno aggiunto che oggi ai giovani manca anche una chiara forza idealistica, che ciò che rende il branco una minuscola comunità violenta è proprio la non appartenenza a una comunità politica. Ovviamente si è s-parlato della televisione che estrae il peggio dalle persone con la sua sciatteria propalata a tutte le ore. Che ci vuole ormai un agente di pubblica sicurezza per ogni persona, e forse non basterebbe ancora. Probabilmente a questo elenco manca ancora dell'altro. Molti purtroppo si sono dimenticati di proporre anche qualche valida idea per riuscire a convogliare le preziose energie dei giovani in forme e direzioni utili per la società, ma prima di tutto per loro stessi e il futuro che li attende comunque. Il dramma, per tanti cosiddetti esperti ed opinionisti, è che a questo punto latitano le idee.

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