Nel giorno della Natività e della vera Festa della Famiglia, dedico una poesia alla figura della Madre e al doloroso senso della lenta perdita di un figlio donato alla Vita.
Le cadde dalle ginocchia come un gomitolo di lana.
Si sdipanava in fretta e fuggiva alla cieca.
Lei reggeva l’inizio della vita. Lo girava intorno all’anulare
come un anello voleva proteggerlo.
Lui si srotolava per scoscesi pendii talvolta
si arrampicava verso l’alto. Arrivava aggrovigliato
e taceva.
Mai più farà ritorno sul dolce trono delle sue
ginocchia.
Le mani protese risplendono nel buio come
una città antica.
Zbigniew Herbert, poeta polacco (1924-1998)
Le cadde dalle ginocchia come un gomitolo di lana.
Si sdipanava in fretta e fuggiva alla cieca.
Lei reggeva l’inizio della vita. Lo girava intorno all’anulare
come un anello voleva proteggerlo.
Lui si srotolava per scoscesi pendii talvolta
si arrampicava verso l’alto. Arrivava aggrovigliato
e taceva.
Mai più farà ritorno sul dolce trono delle sue
ginocchia.
Le mani protese risplendono nel buio come
una città antica.
Zbigniew Herbert, poeta polacco (1924-1998)
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