Ho il piacere di annunciare l'uscita della mia nuova pubblicazione: "LA GUERA GRANDA" (AttilioFraccaro Editore). Il libro contiene una selezione degli articoli scritti per differenti testate tra il 2009 e il 2018, riguardanti diverse tematiche del Primo conflitto mondiale, più dei pezzi inediti. Si tratta di una raccolta, completata con gli ultimi pezzi pubblicati in occasione delle celebrazioni della fine del Centenario, che rappresenta anche un modo per ringraziare tutti coloro che mi hanno prestato la loro attenzione nel corso di un decennio di presentazioni dei miei lavori di ricerca e approfondimento.
domenica 16 dicembre 2018
sabato 8 dicembre 2018
domenica 12 agosto 2018
L'AMORE NON SEPARA
"L'amore per l'uomo non esclude quello per gli animali e viceversa, perché l'amore non è mai fonte di separazione né di giudizio. Chi ama, ama e basta. Chi ama e separa, non ha mai iniziato a farlo." (Susanna Tamaro)
mercoledì 4 luglio 2018
IL FALLIMENTO E' UN PUNTO DI PARTENZA
Nel mondo dello sport, poche persone hanno avuto più successo di Michael Jordan, ex cestista statunitense. Quanto all’imparare dagli errori, ha detto: “Ho sbagliato più di 9.000 tiri nella mia carriera. Ho perso almeno 300 partite, 26 volte mi è stata data fiducia per il tiro della vittoria e ho fallito. Ho sbagliato molte volte, e altre e altre ancora nella mia vita. Ed è per questo che ho avuto successo”. Il fallimento è un punto di partenza per imparare, ma molti riescono solo a trovare delle giustificazioni per dire: “Non è colpa mia”.
mercoledì 20 giugno 2018
IL SORRISO DELL'ANIMA
Un anziano che mi sapeva triste per il ricordo di qualcuno che non c'era più, mi disse: "Quando pensi a una persona che ti ha voluto bene devi essere di buonumore, perché il sorriso di chi ama ridà luce all'anima".
mercoledì 13 giugno 2018
OGNI PERSONA CHE INCONTRI
Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui tu non sai niente. Cerca sempre di portare rispetto e di essere gentile.
giovedì 7 giugno 2018
PAROLE E SILENZIO
Cosa
dovrebbe fare veramente chi insegna o sceglie di rappresentare gli altri? Le parole sono strumenti meravigliosi e
orrendi nello stesso tempo. Con esse si possono fare e disfare tante cose: smuovere
gli animi, innalzare mura, abbattere montagne, rinchiudere mari, raffreddare
fuochi, deviare fiumi, nascondere città, affondare nazioni, costruire e distruggere
mondi ed esistenze, generare e soffocare i sogni delle persone. Ma la cosa più
difficile da realizzare con le parole è capire quando esse non devono esserci:
comprendere quando arriva il momento di restare in silenzio, ascoltare il
rumore dei pensieri analfabeti che fanno camminare senza fatica, osservare i
colori distesi dalle emozioni, distinguere il battito del cuore agitato dai sentimenti
più veri. Chi sta davanti agli altri prima o poi capisce che un uomo disperato e
cattivo è un antico bambino che è rimasto indietro.
lunedì 21 maggio 2018
ADULTI E GIOVANI
Un dovere degli adulti, spesso trascurato, è di aver fiducia nella maggior parte dei giovani, la parte che si ritiene sana, quella che ben conosce il significato delle parole rispetto e onestà. Per chi sbaglia, invece, pagare per i propri errori è il primo passo per maturare e cercare di conquistarsi un futuro migliore.
lunedì 23 aprile 2018
CONCORSO LETTERARIO "SILVANO BELLONI" DI VILLANOVA DI CAMPOSAMPIERO (PD)
Ho avuto il
piacere di rituffarmi nel mondo del racconto per affrontare una nuova
esperienza di narrazione, e di aver partecipato alla 4.a edizione del Concorso Letterario
"Silvano Belloni".
Lunedì 23 Aprile, nella splendida cornice di
Villa Ruzzini, sono onorato di aver ricevuto dal Comune di Villanova di
Camposampiero (PD) un riconoscimento che mi ricorderà non solo dei bei momenti
di incontro con un pubblico appassionato e attivo, ma anche il legame di
amicizia e stima con un'intera Comunità.
sabato 21 aprile 2018
IL PASUBIO E GLI ORRORI DELLA GUERRA
Luogo carico di storia e di fascino, che ha visto l'orrore del
sangue e della morte. Tra le sue vette, nella nebbia, sono riecheggiate le note
del silenzio. Qui si è combattuta la più lunga guerra di mine di tutto il
fronte europeo. È il Pasubio, uno dei più significativi simboli della tragedia
della Grande Guerra. Nell' ambito delle celebrazioni per il Centenario della
fine della Prima guerra mondiale, Theama Teatro e Saverio Mirijello presentano
"La caldaia delle streghe", una lettura teatrale tratta
dall'omonimo romanzo di Mirijello, con inserti da "Le confessioni di
Sant'Agostino" e "Verso l'unico Dio" di Jan Assmann.
Stasera alle 21, al Teatro Spazio Bixio gli stati d'animo, le emozioni, le
paure, la voglia di scappare da quell'inferno dei soldati inviati al fronte
riusciranno a dire della guerra le parole che mancano, quelle capaci di
riallacciare il filo del senso a quello del silenzio, sullo sfondo di un luogo
dove vivere fu più duro che morire. Un percorso di vita che pose davanti ai
soldati dure prove, durante le quali riflettere sulle tante domande che la
guerra riservava loro. In scena Aristide Genovese, Saverio Mirijello, le
ballerine di Obiettivo Danza di Torri di Quartesolo che eseguiranno un balletto
su coreografia di Ester Mannato. Alla fine della serata Saverio Mirijello
presenterà il suo romanzo "La caldaia delle streghe" (2017).
L'evento chiude la rassegna 2017 - 2018 e al pubblico sarà offerto un brindisi.
(Il Giornale di Vicenza, 21 aprile 2018)
giovedì 5 aprile 2018
"LA CALDAIA DELLE STREGHE" AL TEATRO SPAZIO BIXIO DI VICENZA
Per ricordare i 100 anni dalla fine del
Primo conflitto mondiale, Sabato 21 Aprile 2018 al Teatro Spazio Bixio in Via
Mameli 4 a Vicenza, alle ore 20.45, THEAMA TEATRO e SAVERIO MIRIJELLO presentano "LA CALDAIA DELLE STREGHE", un
percorso teatrale tratto dall’omonimo romanzo di Mirijello. Un’indagine
sull’animo umano, per riflettere sulle tante domande che un soldato si pone nei
momenti di solitudine che la guerra gli riserva.
Il rapporto con Dio, la scelta tra bene
e male, tra la vita e la morte, sono solo alcuni tra i quesiti
irrisolti della vita al fronte: una vita che diventa ancora più dura quando,
come nel caso del protagonista del romanzo, si è condannati all’isolamento. La
solitudine di un cecchino dell’esercito italiano viene ricostruita attraverso
intrecci narrativi e raccontata con monologhi introspettivi che ci parlano di
paure, speranze, canti e preghiere.
martedì 6 marzo 2018
PRESENTAZIONE DEL ROMANZO "LA CALDAIA DELLE STREGHE" IN REGIONE VENETO
Guarda il video Martedì 6
Marzo 2018, alle 12.30, nella Sala Cuoi di Palazzo Ferro Fini,
sede del Consiglio Regionale del Veneto, è stato presentato il
romanzo "La
caldaia delle streghe", uscito per i tipi dell’editore Attilio
Fraccaro, di Bassano del Grappa. Ad illustrarlo, il Presidente
dell’Assemblea legislativa veneta, Roberto Ciambetti, e il Presidente della
Prima commissione permanente del Consiglio regionale, Marino Finozzi. “Con
questa presentazione - ha affermato il Presidente Ciambetti nel corso
della presentazione - il
Consiglio regionale continua nel suo impegno di celebrare, a più livelli e in
più ambiti, il primo centenario della Grande Guerra, un evento che segnò
profondamente non solo il paesaggio fisico, ma anche il panorama
socio-culturale delle nostre zone. Il romanzo "La caldaia delle streghe"
ha per sfondo il Pasubio nella Grande Guerra e ha al suo centro tutte le
domande, i timori, le speranze di un uomo che si trova suo malgrado a vivere
una esperienza estrema. Una esperienza che non fu esclusiva solo di chi venne a
combattere nelle nostre montagne tra il 1915 e il novembre del ‘18 ma che
si ripropone in ogni scenario di guerra. Caldaie delle Streghe ce ne sono molte
come la cronaca quotidiana ci rammenta portando nelle nostre case le immagini
devastanti dei conflitti Mediorientali, ad esempio, o dello Yemen o della
Somalia”. “Il
romanzo di Mirijello si inserisce nell’alveo della storia della Grande Guerra - ha
sottolineato Finozzi -
ed ha l’indubbio merito di aver riportato a galla la memoria dei piccoli
episodi che hanno caratterizzato la vita dei soldati e dei cittadini che furono
coinvolti e che li vissero in tempo reale. Il primo conflitto molto spesso
viene ricordato con grandi celebrazioni; credo però sia importante conoscere
anche le storie cosiddette minori, le storie dei soldati e del territorio”.
Il romanzo di Mirijello narra una vicenda bellica ambientata nel 1916 lungo il
fronte del monte Pasubio, il massiccio delle Piccolo Dolomiti collocato tra i
territori delle province di Vicenza e Trento, teatro di numerosi combattimenti
nel corso del Primo conflitto mondiale che ne hanno sconvolto non solo il
crinale sommitale, ma nel complesso l’intera area ad esso afferente, modificata
e percorsa in ogni direzione da opere, manufatti e sentieri di guerra. Sul
Pasubio, nel 1916, i due eserciti contrapposti non riescono a scalzarsi. Le
truppe italiane accusano varie perdite: i cecchini sono in azione, e uno di
loro in particolare le tiene in scacco. Al sergente Luigi Bicchi viene affidata
una missione speciale con ampia discrezionalità. Egli sente il peso
insopportabile di un passato da cui vuole liberarsi e sa che dall’esito delle
sue azioni dipenderà molto del suo futuro e del destino dei suoi compagni. “Il
luogo in cui è ambientato il romanzo è sacro non solo ai veneti - ha
ricordato l’autore - ma
a tutto il mondo: la sua epopea è nota perché il Pasubio visse
ininterrottamente i 41 mesi della Grande Guerra, le cui condizioni misero a
dura prova, e spesso la superarono, la soglia di resistenza dei soldati dei due
eserciti. La guerra fa emergere il peggio e il meglio degli uomini: c’è anche
una parte da salvare ed è l’umanità che emerge anche nei momenti peggiori della
vita degli uomini. La caldaia delle streghe fu battezzata così da un soldato
dell’altro fronte: rappresenta un luogo fisico, ma anche un luogo mentale, un
baratro”. “Questa
è la terza opera che pubblichiamo con Saverio - ha rammentato
l’editore Attilio Fraccaro - una
storia che è destinata a proseguire. Con le sue opere, Saverio ha trattato temi
poco battuti nella pur vasta editoria legata alla Grande Guerra; il primo, “Parole
dal fronte” raccontava
i neologismi nati in quel periodo e l’epopea dei giornali di trincea; il
secondo, “Quello che saremmo stati”, a
due mani con Ruggero Dal Molin, ha per sfondo le vicende dell’Ortigara. "La
caldaia delle streghe", la
storia del cecchino, narra un altro aspetto originale di quel conflitto, ma in
realtà è la storia di un rapporto tra il protagonista, che rimarrà 40 mesi in
quel luogo, e la natura, del rapporto tra lui e gli altri, visti dalla piccola
forra dalla quale osserva il mondo”. (ARV)
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