mercoledì 31 marzo 2010

AMORE SENZA CONFINI

Tredicimila chilometri per raggiungere la compagna malata. Per il quinto anno consecutivo Rodan ha percorso il lungo viaggio dal Sudafrica fino alla Croazia per incontrare la compagna Malena, che a causa di una vecchia ferita ha smesso da anni di affrontare lunghi viaggi. Come in una commovente commedia romantica, i due si danno appuntamento ogni anno nel villaggio di Brodski Varos, nella Croazia orientale. Ad attendere l'arrivo di Rodan questa volta c'erano anche i fotografi che hanno immortalato il momento dell'incontro. E' il quinto anno consecutivo che Rodan torna da Malena, che anni fa fu ferita da un gruppo di cacciatori: da allora Malena non può più muoversi, ma tale handicap non le ha impedito di conoscere Rodan. E’ la bellissima storia di due cicogne: tra due mesi nasceranno i loro piccoli e, in questa moderna famiglia ribaltata, ad insegnare loro a volare sarà il papà.

martedì 30 marzo 2010

FUTURO GIOVANE

Negli Stati Uniti e in Cina, fra le misure per la ripresa, hanno stanziato finanziamenti per l'istruzione e per la formazione: nella convinzione che il primo passo per uscire dalla crisi sia investire sui giovani.

domenica 28 marzo 2010

BOCCONI AMARI

"Non è certo finita l’era delle differenze sociali, ma pensavamo di aver almeno raggiunto quella in cui tutti gli alunni di una stessa scuola hanno pari diritti e godono dello stesso trattamento. Dovrebbero avere gli stessi libri, mangiare lo stesso cibo e fare la stessa gita di classe. Se c’è chi non può, pensavamo che spettasse alla collettività pareggiare le condizioni. Se questo non è più vero, allora non torniamo indietro di quarant’anni ma di almeno un secolo." (Un ringraziamento personale a Mario Calabresi)

domenica 14 marzo 2010

L'ITALIA FUORI DALLA PORTA

[…] Il fatto è che, purtroppo, le grandi questioni di questo Paese rimangono fuori della porta. Alle piazze ribollenti non ci si sogna di proporre una seria riflessione sulla disoccupazione giovanile, sul delicato problema della ristrutturazione industriale, sul dovere di lavorare insieme per produrre una scuola ed una università all’altezza dei tempi (per cui non bastano [...] proclami di buona volontà), sull’impellenza di una riforma della sanità e anche della giustizia, a cominciare da quella civile le cui disfunzioni tanto pesano su questo Paese.
Ci pare che non valga più il vecchio schema che vigeva ai tempi dei grandi partiti ideologici: alle elezioni compattiamo i rispettivi eserciti e raccogliamo il massimo dei voti possibili, poi, visto che la delega che riceviamo è sostanzialmente in bianco, ci sarà tempo per fare, magari senza troppo clamore, quei negoziati necessari a mandare avanti il Paese. Oggi le ideologie non esistono più ed i surrogati degli appelli basati sulla parodia dell’antifascismo e dell’antibolscevismo non portano molto avanti. La gente vorrebbe buona politica e divisioni razionali e ragionevoli sulle cose da fare: non rispondere a questa domanda profonda è una forma molto pericolosa di giocare col fuoco
.”
(Un ringraziamento personale a Paolo Pombeni)

domenica 7 marzo 2010

ITALIANI IN OMBRA

"[...] Il massimo della irrazionalità, fino quasi all’autolesionismo, si ha con i minori stranieri e in particolare per quelli nati, cresciuti e istruiti in Italia, che restano stranieri fino ai diciotto anni pur pagando l’Italia per loro la nascita (clinica ostetrica e parto), tutti gli anni dell’istruzione obbligatoria, l’assistenza sanitaria. Si tratta di cifre enormi: si può stimare che solo per istruire, dalla scuola dell’infanzia al termine dell’obbligo scolastico, i minorenni stranieri nati in Italia (519 mila al 2009) il nostro Paese ha speso, spende, e spenderà all’incirca 48 miliardi. Una cifra enorme che a lasciare stranieri questi ragazzi viene parzialmente buttata via insieme con il prezioso capitale umano costituito proprio dai ragazzi per i quali un tale oneroso investimento viene fatto. Dare loro la cittadinanza anche prima del 18° anno di età significa favorire il loro futuro e il futuro dell’intero Paese." (Un ringraziamento personale a Antonio Golini)