La ferita di Katyn non ha mai smesso di sanguinare nell’animo della Polonia. Nel tragico volo di Smolensk, in Russia, tra le decine di vittime, oltre al Presidente Lech Kaczynski, c’erano anche persone che nel 1940 avevano già sofferto per la perdita di familiari in quella maledetta foresta. Lech Walesa alla televisione polacca Tvn24, a ragione, ha detto: “l'incidente di oggi è il secondo disastro di Katyn". Questo secondo evento tremendo, inevitabilmente, non farà che allargare quella ferita e ampliare quel dolore. Con tutte le tragedie che nella sua storia ha dovuto amaramente vivere o scontare sulla propria pelle la Polonia, profondamente cattolica, sensibile, ospitale e ricca di cultura, avrà comunque sempre tutta la solidarietà e l’affetto internazionale. E per gli Italiani resterà sempre un popolo fratello.
sabato 10 aprile 2010
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