“Riesco a ricordare solo le cose belle. So solo che ho accettato i limiti di Dario, che non volevo farne una persona il più possibile “normale”, ma ho preso quello che mi poteva dare ogni giorno. Ed è stato tantissimo. Ma questo credo che valga per ogni genitore e per qualsiasi figlio. Tutti sono “speciali”, ma ciascuno lo è a modo suo, non può esserlo a modo nostro.” (Francesca Tuggia, madre adottiva di Dario, bambino vissuto con la sindrome di down e con gravissimi problemi fisici, col marito Franco Basoni da anni alla guida della casa famiglia di S. Vito di Leguzzano dell’Associazione Giovanni XXIII)
domenica 28 febbraio 2010
OGNUNO E' SPECIALE
lunedì 22 febbraio 2010
MAGNAGATI MAI RINNEGATI
Come in molti Paesi del mondo, a partire dagli Stati Uniti, dove non è pensabile mangiare il coniglio, considerato animale da compagnia per bambini, l’antica idea di preparare un gatto per cena ci fa orrore, eppure fino a qualche decennio fa non era così. E’ comunque ridicolo scatenare una crociata contro chi parla oggi di una pratica d'emergenza popolare abbandonata, colpevole nella sostanza soltanto di aver detto che in passato ci si cibava anche dei gatti (seppur con una certa dose di provocazione e un velo di fastidioso compiacimento), con la pretesa che perfino la storia sia da edulcorare in chiave politicamente corretta. E poi, nel panorama televisivo attuale fatto di volgarità e violenza, concentrarsi su questo fatto è semplicemente grottesco. Sicuramente non gattesco. (Un ringraziamento a Mario Calabresi)
domenica 21 febbraio 2010
IN ASSENZA
"Le peggiori tragedie umane, le stragi più oscene, le tirannidi più truculente non hanno avuto bisogno dei blog e dei social network per diffondersi o per organizzare olocausti e genocidi, e neppure della televisione, per avverarsi. Al contrario, con un po’ meno di reazione riflessa (...) si potrebbe arguire che è vero l’opposto, che l’areazione dei peggiori sentimenti e degli umori più fetidi che albergano nella pancia della società tende, semmai, a funzionare da disinfettante. E’ dove non batte mai il sole e non passa l’aria che si sviluppano, nel buio e in assenza di ossigeno, le infezioni più micidiali." (Un ringraziamento personale a Vittorio Zucconi)