sabato 22 agosto 2009

THE U2 WHO ARE MISSING

giovedì 20 agosto 2009

LE VERITA' SEMPLICI

"Abbiamo esagerato con le idee complicate, hanno fatto il loro tempo, ora ci tocca di nuovo la semplicità, delle verità semplici in cui credere e con cui combattere per un mondo di eguali". (Fernanda Pivano)

martedì 18 agosto 2009

FERNANDA PIVANO NEL PARADISO DEI LETTERATI

Fernanda Pivano, scrittrice, giornalista, traduttrice e critica degli scrittori americani, si è spenta in una clinica privata di Milano, un mese dopo il suo novantaduesimo compleanno. Si laureò in Lettere con una tesi in letteratura americana su "Moby Dick", e il capolavoro di Melville fu la chiave che le aprì la porta sul mondo della grande letteratura americana. Nel 1943 pubblicò la prima parziale traduzione dell'"Antologia di Spoon River" di Edgar Lee Masters. Il suo mentore fu Cesare Pavese, già suo professore al liceo D'Azeglio di Torino e primo di una serie di incontri fondamentali, tra cui quello con il marito, il grande architetto e designer Ettore Sottsass. Altro fondamentale incontro fu nel 1948, a Cortina, con Ernest Hemingway. Nacque un rapporto di amicizia e di lavoro che portò in stampa, per Mondadori, la traduzione di "Addio alle armi", nel 1949. La Pivano fu la maggior curatrice delle opere dell'autore de "Il vecchio e il mare". Portò in Italia la poetica, le pagine di letteratura e di vita della Beat Generation. Di Gregory Corso, Lawrence Ferlinghetti e poi William Burroughs. La prefazione a "Sulla strada" di Jack Kerouac è sua. Negli anni successivi, tradusse Allen Ginsberg e Bob Dylan. Il suo approccio alla letteratura non conobbe steccati. Di Fabrizio De Andrè disse, prima di altri: "E' il più grande poeta italiano del Novecento". Raccolse i ricordi dei grandi che incontrò: Hemingway, Francis Scott Fitzgerald, Dorothy Parker, William Faulkner. Seguirono l'intervista a Charles Bukowski, "Quello che mi importa è grattarmi sotto le ascelle" e una fondamentale biografia di Hemingway. I suoi "Diari (1917-1973)", pubblicati da Bompiani, sono una messe di aneddoti ed episodi tratti da una vita straordinaria. Negli ultimi anni, la Pivano ha continuato a promuovere e a riconoscere il talento dei nuovi narratori d'America: Bret Easton Ellis, Chuck Palahniuk, David Foster Wallace. Il suo amore per la musica l’ha portata a partecipare al video di Luciano Ligabue, "Almeno credo", e a partecipare alla realizzazione del disco di Morgan omaggio-remake a De Andrè, "Non al denaro, non all'amore né al cielo". Se la voce letteraria di molti autori ha avuto successo nel nostro Paese, questo successo lo si deve a persone come Fernanda Pivano.

giovedì 13 agosto 2009

QUANDO LA FAMIGLIA UCCIDE

L’Italia, Paese civile, ha già dovuto rassegnarsi ad un altro tristissimo conto: ne uccide più la famiglia della mafia. A un Paese che negli anni ‘90 contava i cadaveri dei picciotti sperando che un giorno o l’altro quella guerra finisse e che, quando è finita, ha dovuto accorgersi di essere stato sfidato da un altro schifoso nemico: la violenza sulle donne. Si cominciò agli inizi degli anni Duemila a tenere d’occhio quel paradosso e si finì nel 2006: 176 vittime di omicidi in famiglia contro 146 vittime delle cosche. Da allora, ovviamente, non c’è stata più partita. Mentre la Spagna, la "caldissima" Spagna, grazie a una legge di durezza inaudita, ha fatto scendere i suoi morti in famiglia a 74 nell’ultima rilevazione annuale, noi siamo andati aumentando: 195 nel 2007, secondo dati Eures, e 149 nei primi 8 mesi del 2008 secondo l’Istat. Le statistiche, ferocemente, offrono altri due spunti: 7 vittime su 10 di questi delitti domestici sono donne e il Nord, il nostro amabile e benestante Settentrione, batte tutti, lasciando una scia di sangue lunga il 48,2%. Tra un jackpot mancato e il campionato di calcio che sta per ritornare, tra un aperitivo all'aperto e gli esami di riparazione del figlio: paginate di giornali, ma anche un senso di ingiustificata stanchezza, come se stessimo partecipando tutti a un triste rituale e che questo rituale prima o poi dovesse finire. Con qualche punta, ovviamente, di acclarata morbosità. Gialli dell’estate? Che ci sarà mai di giallo, se esiste una normalità che si spezza, se ci sono pensieri che non si contengono più, se ci sono uomini che si sentono deboli, rifiutati, che non possono portare la vita e allora portano morte. Ma perché l’attenzione su questo massacro non si trasforma, o si trasforma difficilmente in attenzione “politica”? Maria Rita Parsi, psicoterapeuta e scrittrice afferma: «Perché il potere è fatto proprio di questo, perché anche il potere è un impasto di paura, vuole asservire, assoggettare». E’ vero intanto che le denunce aumentano: erano 4.500 nel 2006 e sono diventate 6.000 due anni dopo solo calcolando quelle arrivare al 112 dei Carabinieri. Ma è solo l’inizio di un cammino che chissà mai quando verrà completato. Ci sono dati Istat che fanno rabbrividire. Alla fine di un’indagine andata avanti per 5 anni, su un campione di 25.000 donne, proprio l’Istat ha dovuto concludere che il 91,6% degli stupri non viene denunciato, che il 96% delle “ingiurie fisiche” passa sotto silenzio. E allora viene in mente, lacerante, la tremenda rivelazione che fece 2 anni fa l’allora ministro dell’Interno Giuliano Amato: in Italia, ogni anno, subiscono violenza di vario tipo 1.250.000 donne. Siamo ancora un Paese civile? (Notizie tratte da "Il Messaggero", 13 agosto 2009)

domenica 9 agosto 2009

SOLO

"Il tuo Cristo è ebreo. La tua democrazia greca. Il tuo caffè brasiliano. La tua vacanza turca. I tuoi numeri arabi. Il tuo alfabeto latino. Solo il tuo vicino è straniero". Manifesto sui muri di Berlino (1994).

mercoledì 5 agosto 2009

THE DEATH GRIND by ENDRE BARATH

domenica 2 agosto 2009

UNA FEDE IN SE' STESSA

Dopo il trionfo in acqua, una giovane ma già plurimedagliata campionessa viene sommersa da ondate di microfoni. Alla domanda: "Ti senti la più grande di tutti i tempi?", lei risponde sì, che si sente così già da qualche tempo. Apriti cielo, più meno direttamente giungono polemiche e piccati commenti da parte di altri campioni, qualcuno anche un po' invelenito da tanta affermazione. Tra tutti, il commento più degno di riflessione:"Campione è chi sa riconoscere i meriti degli altri". Chi merita più biasimo, un bugiardo cortese o un sincero egocentrico? In verità, la ragazza ha solo risposto apertamente ad una domanda secca, mentre tanti altri campioni (tanti duraturi, alcuni solo meteore), perfino alla fine della carriera fingono malamente modestia di fronte alla stessa identica domanda.

SE IL MARE NON VALE UNA CICCA

Fumare in spiaggia viene considerato uno dei massimi piaceri all’aria aperta, naturalmente per chi è fumatore. Per chi non fuma, invece, è soltanto una disgrazia, specialmente pensando a ciò che sarà dei mozziconi. Il problema non è di poco conto. Ogni anno infatti, i mozziconi di sigarette, col loro contenuto di catrame e nicotina e il filtro, che impiega da 1 a 5 anni per degradarsi, formano il 37 % dell’immondizia raccolta nel Mar Mediterraneo.